“Tutto suona molto naturale – non come se ci fosse di mezzo un computer; – una sensazione assolutamente più analogica.”
USA – Old Dominion – vincitori per la categoria dei Gruppi Emergenti all’edizione 2016 degli “Academy of Country Music Awards” – sono passati da un successo all’altro. Sono ora impegnati nel Tour per il loro recente Album “Happy Endings”, per il quale il fonico Front of House Ian Zorbaugh ed il fonico da palco Dean Studebaker hanno scelto le consolle SSL L300 Plus, fornite da Morris Lighting & Sound, e non se ne sono pentiti…
Opinioni positive
Zorbaugh ha inizialmente deciso di adottare la SSL L300 per il tour grazie alle opinioni positive che ha avuto da altri fonici – in particolare da Chris Rabold, che ha utilizzato una L500 in Tour con Kenny Chesney. “Il commento positivo principale sulle SSL è stato che hanno un suono assolutamente fenomenale – che hai bisogno di un’EQ minima, meno processamento ecc.. Ho voluto verificare e conoscere la consolle.”
Zorbaugh gestisce circa 60 ingressi provenienti dal palco, la metà dei quali dal kit della batteria di Whit Seller, che include 2 rullanti, 4 tom, ed un’ampia gamma di piatti. Con un tale kit di batteria che genera un sacco di volume, il controllo è un aspetto importante nella gestione del suono sul palco. Oltre ai microfoni standard per la batteria, ci sono anche un certo numero di trigger, impostati per alimentare le side chian dei gate sui singoli canali. “Tutti i piatti sono così vicini – alcuni sono persino più vicini ad alcuni microfoni dei tom dei tom stessi” spiega Zorbaugh. “Perciò avere i trigger significa che il gate corretto si apre quando colpisce il tom e sta chiuso quando il suono del piatto splash è ovunque!”
“Abbiamo anche modificato la posizione della batteria rispetto al tradizionale posizionamento centrale sul palco, che ci dava un sacco di rientro nel microfono della voce principale. Spostare la batteria sulla sinistra e lontano dal microfono della voce ha aiutato molto.”
I Gruppi Stem
All’interno della SSL L300 posizionata Front of House, Zorbaugh basa la struttura del suo mix quasi interamente sui gruppi Stem – un particolare tipo di gruppo a cui puoi assegnare i canali come ad un’ausiliaria ma che può avere lo stesso completo processamento e lo stesso routing di qualsiasi canali in ingresso – inclusa la possibilità di routing ad altri gruppi Stem e la possibilità di utilizzare gli insert del rack effetti interno. “Probabilmente utilizzerò solo 2 ausiliarie in totale, e manderò quasi tutto agli Stem, ” afferma Zorbaugh. Mi piace avere tutto ben assegnato in modo da non dover quasi nemmeno lasciare il mio layer superiore.”
Per esempio, assegna i due microfoni delle chitarre principali ad un signolo Stem, in modo da poter gestire l’intero processamento per quel tipo di strumento, che poi va nello Stem della Band. La SSL rende facile l’accesso agli Stem grazie a tasti Super-Query (Q) dedicati, che assegnano immediatamente i contributi Stem alla superficie della consolle con una singola pressione del tasto, e ritorna al layout originale con una seconda pressione dello stesso.
“Mando agli Stem anche cose che non necessariamente hanno bisogno di esservi assegnate,” dice Zorbaugh. “…come per esempio il canale stereo delle tastiere. Questo mi offre diverse opzioni. Se ho una ripresa video o televisiva, posso fornire tutto da uno split analogico dei preamplificatori a Stem stereo di tutti i gruppi, oppure uno Stem completo della Band più uno Stem della Voce, o un mix left-right completo.”
Equalizzazione Dinamica
Zorbaugh ha tolto dal suo setup il proprio sistema di plug in basato su computer optando invece per alcuni outboard analogici, due unità di riverbero, ed il rack FX interno alla consolle SSL. “Sono un grande fan dell’equalizzazione dinamica,” ha fatto notare.
” Le chitarre acustiche non sono strumenti costanti dal punto di vista della dinamica, e il chitarrista può suonare leggero oppure più pesantemente, tirando fuori un sacco di frequenze basse, perciò ho inserito un EQ dinamico per avere più controllo.”
La motivazione originale di Zorbaugh nel portare in tour la SSL Live è stata la sua reputazione di alta qualità sonora. E, egli afferma, questa è stata confermata anche dalla propria esperienza. “Tutto suona molto naturale – non come se ci fosse un computer di mezzo – sicuramente una sensazione molto più analogica.”